Arriva il Natale! Come sopravvivere alle festività
Le vetrine del centro città, le luci accese da settimane, gli addobbi, i panettoni nelle corsie dei supermercati: tutto attorno a noi ci dice che sta arrivando il Natale. Nulla ci permette di sfuggire alla frenesia delle feste tra auguri e regali da fare, menù da organizzare, vacanze e feste da pianificare, alberi e presepi da decorare… il rischio è quello di vivere questo periodo con più ansia e stress che altro. Ma cosa succede realmente? Per tutti questo è un periodo di feste, condivisione e gioia?
Per molti queste feste si trasformano in una vera e propria tortura dalla quale è difficile uscire. Piano piano ci si comincia a sentire stranamente tristi, letargici, apatici, demotivati: non abbiamo voglia di pianificare, di partecipare agli impegni sociali e alle numerose “cene natalizie”, la corsa ai regali ci sembra qualcosa di forzato e innaturale, stare assieme agli altri ci richiede uno sforzo importante. Preferiamo stare in casa e non sentiamo il tanto famoso “spirito natalizio” che tutti sembrano avere… Eccoci qui ad affrontare le feste ancora più stanchi e demotivati di prima! Tra i sintomi prevalenti si possono trovare infatti disturbi dell’umore e della sfera affettiva, sintomatologie ansiose riconducibili a situazioni di stress, senso di solitudine e di abbandono.
Questa silenziosa sensazione di tristezza diffusa che compare durante le feste di Natale ha un nome preciso: “Christmas Blues”, cioè “Tristezza di Natale”. È una precisa forma depressiva che dura da alcuni giorni a qualche settimana e tende a scomparire al termine delle festività e delle vacanze, quando si ritorna ai ritmi precedenti.
Alcuni fattori che contribuiscono a questo disturbo sono:
– Cambiamenti di ritmi di vita: si lavora/si studia di meno, si è più a contatto con le persone care (figli, partner, genitori, parenti, amici), più tempo libero a disposizione, diverso modo di trascorrere le giornate e le serate
– Riduzione delle ore di luce del periodo autunnale/invernale (fattore che influisce su alcuni meccanismi responsabili della produzione di serotonina – il cosiddetto ormone della felicità
– La generale euforia e felicità (spesso altrui!) che notiamo all’esterno
– La partecipazione a cene, riunioni di famiglia, eventi festosi
– Eventuali ricordi dolorosi (eventi traumatici accaduti in famiglia nel periodo natalizio, lutti, tensioni in famiglia, eccetera)
Quindi…che fare? Il primo passo è quello di ridimensionare il tutto e fare un buon esame di realtà: il Natale è una festa religiosa che unisce famiglie e persone che si amano (e a volte anche quei parenti che tanto non sopportiamo!) ma in ogni gruppo ci sono conflitti, liti e dissapori. Proviamo a ridimensionare: non tutto deve essere perfetto, né noi, né le nostre prestazioni (tavole, addobbi, cene, regali). Il Natale non è una gara. Proviamo a goderci questo momento come più preferiamo, senza costrizione alcuna. Non lasciamoci ingannare dalle idee preconfezionate. La cosa più importante è stare al meglio con noi stessi e fedeli alle nostre idee e ai nostri desideri.
In ogni caso, in qualsiasi modo deciderete di passare questi giorni, io vi auguro BUONE FESTE!