Disturbi dell’Alimentazione
Il primo sentimento che colpisce un genitore che si accorge che suo figlio è portatore di un
qualche disagio, anche nel campo dei disturbi alimentari, è il disorientamento. Molte sono le
domande che si pone il genitore: “Cosa devo fare con mia figlia? Come posso aiutarla?”, ma anche
“Cosa le sta succedendo, perché è cambiata?”.
I disturbi del comportamento alimentare sono patologie i cui sintomi ricadono sull’intero nucleo
famigliare, che si ritrova travolto e spiazzato da un cambiamento che non sa gestire. È opportuno
ricordare che:
– I DCA non sono un capriccio, bensì un profondo disagio che va affrontato con l’aiuto di
professionisti qualificati
– Il peso o il cibo sono solo un aspetto del problema e non “il” problema, che quasi sempre è
ben più profondo, intenso e complesso
– Forzare la persona a “mangiare di più” o a “mangiare meglio” non solo non migliorerà il
problema ma creerà ulteriori frustrazioni in casa
– Nei DCA le difficoltà psicologiche sono importantissime e vanno prese in considerazione e
trattate quanto quelle organiche della malattia
Chiedersi di chi è la colpa non aiuterà la risoluzione del problema, anzi lo renderà più
incomprensibile e difficile da gestire.
È opportuno parlare non del problema in sé (del cibo, o del peso), ma cercare il più possibile di
spaziare i discorsi e di “alleggerire” l’atmosfera in casa
Non bisogna far ruotare tutta la vita familiare attorno alla persona con DCA, né modificare
abitudini o stili di vita in funzione del disturbo.