Genitori, NON siate amici dei vostri figli
Come trovare un equilibrio tra complicità e autorevolezza
Spesso il dibattito è aperto: meglio essere genitori austeri e autoritari, o amici fidati dei propri figli? La risposta è semplice: nessuna delle due. Spesso i genitori si pongono come confidenti, vogliono essere un punto di riferimento per i propri figli
tanto che finiscono con il mettersi sul loro stesso livello. La ricerca del dialogo e la condivisione sono fondamentali, ma il genitore non deve essere confuso con un compagno di giochi o come un’amica fidata.
La relazione tra genitori e figli si basa sin dalla sua origine su una differenza: tra un grande e un piccolo, tra chi si assume delle responsabilità e chi non le ha, tra chi ha competenze e agisce in base all’esame di realtà presente e futura e chi invece ha
bisogno di essere aiutato ad orientarsi, ad apprendere, ad acquisire gli strumenti e ad essere contenuto e accompagnato. È bene che non si confondano i ruoli (ad esempio farsi raccontare tutto come se i genitori fossero gli amici del cuore) perché
il rischio che si corre è quello di perdere il proprio ruolo genitoriale e non rappresentare più un punto di riferimento. Il genitore deve mettere dei limiti che ricordino sempre che ci sono delle differenze tra lui e il figlio. Le regole e i confini, se
dati come un senso e non come un’imposizione, danno valore al figlio che si sente riconosciuto come tale, e gli permettono di avere una guida entro la quale sentirsi al sicuro.
Mantenete il vostro ruolo educativo senza timori
Spesso le origini delle sofferenze nei figli derivano da molte inversioni di ruolo: il genitore non si sente sufficientemente sicuro di sé e cerca conferme nel figlio, finendo così di mettere in discussione il proprio ruolo di leader.
I figli si aspettano dai propri genitori un comportamento da adulto, del quale hanno bisogno per poter crescere serenamente, hanno bisogno di un contenitore, di uno spazio chiaro e definito nel quale muoversi in sicurezza. Mai come ora i bambini o gli
adolescenti hanno bisogno di confrontarsi con adulti stabili e di solidi pilastri ai quali potersi aggrappare.
Non dobbiamo essere amici: essere madri (e padri) e figli è qualcosa di molto di più.
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