E se vengo colto da momenti di sconforto?
Il momento storico che stiamo vivendo ci ha colto all’improvviso ed eravamo del tutto impreparati. Ciò che stiamo vivendo è stato definito come “la più grande emergenza sanitaria nella nostra storia”, siamo “tutti in zona rossa”, siamo tutti in quarantena. Abbiamo ascoltato termini come “epidemia”, “pandemia”, “morte”, “pericolo”, “contagio”,“guerra totale”, “battaglia durissima che non fa sconti”. Come possiamo essere preparati a questo? Nessuno di noi lo è e non dobbiamo sentirci in colpa se ci sentiamo spaventati, svogliati o tristi.
Alcuni riescono ad essere propositivi e a partecipare a rituali (canti, applausi, accensioni di candele, creazione di “gruppi” virtuali), a flash mob, a creare cartelloni ottimisti. Altri, invece, non riescono a fare nulla di tutto ciò.
E’ possibile, di fronte a tutto questo, sentirsi impotenti, frustrati, spaventati. È fondamentale stare in ascolto di noi stessi, connetterci profondamente con noi e agire in base al nostro sentire, senza forzarlo in una particolare direzione.
È altresì fondamentale non sentirci in colpa e non giudicarci se non riusciamo ad essere “come dovremmo”. Se, il malessere diventa troppo e stiamo troppo male, possiamo e dobbiamo chiedere aiuto.
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