Il metodo Biosistemico
Il metodo Biosistemico fa riferimento ad un approccio terapeutico a
mediazione corporea fondato nel 1986 dallo psichiatra americano
Jerome Liss, che ritrova le sue radici in diversi modelli (tra i quali il
modello neurofisiologico, embriologico, fenomenologico,
intersoggettivo, bioenergetico) ed è perciò un modello complesso
ed integrato che permette di affrontare le difficoltà del rapporto
mente-corpo e della relazione in tutta la sua complessità.
Nello specifico si basa sulla neurofisiologia delle emozioni per la
loro centralità in qualunque disagio clinico e psicopatologico.
Alla base delle nostre difficoltà emotive ci sono infatti processi
fisiologici inconsapevoli che generano il nostro malessere.
In base ai presupposti teorici di riferimento, il metodo biosistemico
ha sviluppato mappe di lettura delle problematiche emotive,
psicologiche, psicosomatiche e tecniche di intervento verbale e
corporeo, con il fine di ristabilire la connessione tra le tre
componenti di base: mente-corpo-relazioni.
Ogni individuo è visto come un sistema formato da sottosistemi in
relazione tra di loro, organizzati dal sistema più semplice a quello
più complesso (detto tecnicamente dalle molecole alle funzioni
corticali superiori), e proprio per questo motivo è fondamentale nel
lavoro terapeutico il recupero dell’integrazione dei vari sistemi per
ritrovare un equilibrio e, quindi, il benessere.
È la disconnessione tra i vari livelli che ci compongono che
comporta un disequilibrio funzionale, un malessere che porta la
persona a vivere sentimenti di angoscia, agitazione, confusione,
congelamento, dolore. Tramite questo lavoro la persona può
ritrovare il suo equilibrio interiore.
Bibliografia
Boadella, D, Liss J.,La psicoterapia del corpo, Astrolabio, Roma,
1986.
Cristofori S, Giommi E.R (a cura di), Il benessere nelle emozioni,
Edizioni La Meridiana, Molfetta, Bari, 2009.
De Sario, P, Fiumara R, Biosistemica: la scienza che unisce,
FrancoAngeli, Milano, 2015.
Liss, J.,Insieme per vincere l’Infelicità, FrancoAngeli, Milano, 1996.
Liss, J.,L’ascolto profondo, Edizioni La Meridiana, Molfetta (BA),
2004.
Liss, J., Stupiggia M. (a cura di),La Terapia Biosistemica,
FrancoAngeli, Milano, 1994.
Liss, J., “La filosofia della Scienza e la Ricerca Clinica: una
proposta per una Psicologia Scientifica nuova”, in Psicologia Clinica
(ed Prof. Mario Bertini), Vol 2, n°2, Maggio-Agosto, 1983, pp 143-
163.Liss, J., “Dall’emozione al cancro, Le ipotesi più recenti sul
Rapporto tra Emozioni e insorgenze Tumorali“, in Riza
Psicosomatica, n° 68, Ottobre, 1986.
Liss, J., “Il Cervello Tripartito nella medicina, nel Mito e nella
Fenomenologia“, in Il Corpo in Psicoterapia, (Atti del XVI
Congresso Congiunto CISSPAT-ICSAT), a cura di Luigi Peresson,
Ed. CISSPAT, 1991, pp 73-86.
Liss, J., “Un solo Dio per l’umanità“, in Mosaico di Pace, n°1 pag 6-
7 Gennaio 2002.
Liss, J., “Il Medico e i gruppi di auto aiuto: la medicina del 2000”, in
Medicina, vol.10 n° 1 pag 37-38 Marzo‚ 2002.
Liss J, “Empatia corporea“, in Anima e Corpo, Rivista Online, 2011.
Liss J, “Il metodo dell’identificazione!“, in Anima e Corpo, Rivista
Online, 2011.
Stupiggia M.,Il corpo violato, La Meridiana, Molfetta (BA), 2007.
Stupiggia M, “La solitudine senza speranza: un approccio
psicocorporeo al trauma“, Rivista italiana di Analisi Bioenergetica,
n. 1, Franco Angeli, Milano, 2009.Stupiggia M, (2014),“Il modello
biosistemico”, in INCHIESTA, N.°183, Edizioni Dedalo, Bari.
Stupiggia M (2014), Il counseling biosistemico in Rivista Italiana di
Counseling n.°.1, ASSOCOUNSELING, Milano.
EMDR (Eye Movement Desensitization)
E.M.D.R. – letteralmente Eye Movement Desensitization and
Reprocessing, che in italiano si può tradurre in Desensibilizzazione
e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari, è un metodo
psicoterapico ideato nel 1987 da Francine Shapiro, utilizzato per il
trattamento dei disturbi emotivi provocati da eventi traumatici
(calamità naturali, incidenti stradali, terremoti) o da esperienze più
comuni ma comunque stressanti (eventi accaduti nell’infanzia o
nell’adolescenza o altri eventi stressanti).
È un metodo interessante poiché permette a molte persone un
sollievo più rapido ai disturbi emotivi al confronto con le
psicoterapie convenzionali e generalmente dopo una o più sedute
di EMDR i ricordi disturbanti legati all’evento traumatico tendono a
perdere la loro carica emotiva negativa. Generalmente dopo le
sedute EMDR la persona riferisce una riduzione della
sintomatologia per la quale aveva chiesto aiuto allo psicoterapeuta
e riesce a modificare in positivo le valutazioni cognitive di sé.
Che tipo di problematiche possono essere curate con
l’EMDR?
In psicoterapia il metodo EMDR può essere utilizzato con persone
che hanno vissuto un trauma significativo, che soffrono di un
disturbo chiamato PTSD – Post Traumatic Stress Disturb, in italiano
Disturbo Post Traumatico da Stress) o con persone che riferiscono
sentimenti di ansia, attacchi di panico o altri sintomi di iper-arousal,
nei lutti e negli abusi fisici, sessuali o psicologici.
Per approfondimenti si rimanda al sito www.emdritalia.it
Leggi Tutto